La Valle del Gallo

La Valle del Gallo

Difficoltà: moderatamente impegnativo
Tempo totale: 3.30 - 4.30 ore (con mountain bike)
Dislivello di salita: 430 metri
Sviluppo:20500 metri
 
L'itinerario che si propone si svolge tra il confine italiano e quello svizzero.
Dallo Chalet Villa Valania si prosegue in auto fino al parcheggio che si incontra al valico di Fraéle (8 km).
A piedi si percorre quindi una spianata ricca di sfasciumi ghiaiosi provenienti dal versante laterale la Val Paolaccia. Proseguendo si guadagna un bivio e si procede a sinistra verso la Valle del Gallo e poi si imbocca un sentiero che porta in prossimità dello sbocco della Val Bruna. Oltrepassato il ponte si scende e si arriva a "Grasso di Prà di Grata" dove è situata la malga omonima. Proseguendo ci si porta nei pressi di un altro ponticello gettato al di sopra di una suggestiva ed incassata forra dove scorre il torrente chiamato "Acqua del Gallo". Superata l'aspra gola del sottostante torrente del Gallo, si continua lungo la mulattiera militare che attraversa a mezza costa le pendici occidentali della Cima del Serraglio (2.858 s.l.m.).
 
Alla fine di questo tratto, essendo la strada originaria completamente franata, il sentiero scende, non facile, con ripidi zig zag sul ghiaione fin quasi al lago e poi, superata una vallecola, risale a prendere quota. Proseguendo con una serie di omogenei tornanti in salita, si guadagnano le verdi praterie dell'Alpe del Gallo e successivamente si giunge in prossimità dei ruderi di baraccamenti militari e di quello che rimane dell'alpeggio omonimo (2.075 s.l.m.). Si superano sulla mulattiera ancora un centinaio di metri di dislivello e si arriva al confine di Stato Italia- Svizzera. Raggiuntolo, a quasi 2.300 mt. di quota, si tocca il territorio elvetico. Siamo ora all' interno del Parco Nazionale Svizzero (riserva naturale creata nel 1909 e confinante con quella del Parco Nazionale dello Stelvio) e visto che le regole "svizzere" sono molto severe si consiglia di non uscire assolutamente dai sentieri. Nel caso fossi in mountain Bike, spingerla o portarla in spalla come indicano i cartelli del Park Naziunàl Svizer. Altrimenti, il rientro avviene lungo l'itinerario di andata.