Il giro in Val Vezzola – Val Trela

Il giro in Val Vezzola – Val Trela

Difficoltà: moderatamente impegnativo (bikers medio livello)
Tempo totale: 3.30 - 4.00 ore
Dislivello di salita: 620 metri
Sviluppo:17350 metri
(È possibile noleggiare la MTB c/o lo Chalet Villa Valania)
 
Dallo Chalet Villa Valania (1930 mt.) a poche decine di metri dalle Torri di Fraele e nelle vicinanze del bellissimo Laghetto di Scale o di Fraéle, noto per non avere né emissario né immissario, ci si dirige in direzione Ovest ed in breve si raggiungono le Torri stesse. Superate due piccole gallerie e discesi per tornanti sulla tortuosa strada che conduce ai Laghi di Cancano e di San Giacomo, si giunge ad uno slargo (ruderi) dal quale si stacca, in direzione Ovest, la Decauville, strada sterrata di proprietà dell'Aem di Milano che scorre per una decina di Km sopra ad un canale sotterraneo di derivazione, che porta l'acqua dalla Val Viola alla diga di Cancano.
 
Percorsi alcuni Km e dopo aver superato un inciso vallone, su di un panoramico dosso si incrocia una stradetta che proviene dal basso, da un agglomerato di abitazioni che prende il nome di Sant'Antonio di Scianno, una frazione della Valdidentro posta sopra ad una parete dolomitica chiamata "Crap de Scègn".
La sua cascata, formata dal torrente Scianno, precipita a valle in prossimità di un anfratto. Una leggenda narra che proprio in questa zona ci fosse un luogo particolare di ritrovo delle streghe. È un punto panoramico molto suggestivo: si possono ammirare, di fronte, la Cima Piazzi e sulla destra la Valle del Viola. Si prende ora, sulla destra, la stradetta che abbiamo appena incrociato.
 
La salita impegna subito il ciclo escursionista e si snoda attraverso pascoli radi. La strada conduce in Val Vezzòla e a tratti è piuttosto impegnativa, non tanto per le zone ripide quanto per il fondo sconnesso.
Dopo avere raggiunto un poggio panoramico, dove lo sguardo spazia sulla sottostante Valdidentro, si aggira un costone immergendosi nella Valle Vezzòla. Raggiunte e superate le baite di Vezzòla (2.091 mt.), il tracciato si fa più dolce e pianeggiante attraversando tutta la piana di Vezzòla costellata da numerose baite d'alta montagna. Continuando sul fondovalle si raggiunge un gruppo di casolari rurali situati alla quota di 2.161 mt. e si supera una serie di prati e pascoli.
 
Proseguendo dritti, sempre sul lato sinistro idrografico, la valle si chiude in una forra e la mulattiera si trasforma in sentiero che porta, senza particolari difficoltà ma superando un paio di tratti ripidi, alla bocchetta di Trelina (2.283 mt.), suggestiva e caratteristica sella che domina l'ampia prateria dell'alpe Trela e i selvaggi pendìi del Monte Pettini (2.932 mt. s.l.m.).
La facile discesa viene effettuata mantenendosi sulla destra. Percorrendo agevolmente le tracce discontinue di un sentiero si raggiunge il sottostante alpeggio di Trela, situato a quota 2.170 mt. s.l.m. e i margini di un pianoro ricco di torba di origine lacuale.
 
Lasciata a sinistra la pista che porta verso lo sbocco della Val Corta, si svolta a destra risalendo un'ampia valle pascoliva. Si rimonta un caratteristico piano inclinato erboso e si raggiunge la bocchetta di Trela 2.349 s.l.m., dalla quale si ha un'ampia vista panoramica sulla Valfurva e più in lontananza, sulla suggestiva e maestosa piramide del Pizzo Tresero e naturalmente sulla Cima Piazzi.
 
Il sentiero scende verso Sud attraverso un ripido pendio erboso e supera un tratto più scosceso nel quale occorre portare a mano la bicicletta. Una valletta conduce in breve all'alpeggio di Vezzòla, ove giunge da valle una carrareccia. La si imbocca e con un ampio giro si raggiunge l'itinerario in salita. Si ritorna verso valle percorrendo la carrareccia fino ad incontrare nuovamente la Decauville. Il ritorno avviene lungo la stessa strada sino a Villa Valania.
 
Si consiglia anche una stupenda variante, che porta a fare un giro ad anello attorno alle cime di Platòr, percorrendo interamente la strada che costeggia i laghi di Cancàno e di San Giacomo. Giunti all'alpeggio di Trela, si discende lungo la Valle Corta sino a giungere, in località Petìn, le rive del lago di San Giacomo. Da qui, per raggiungere Villa Valania, si consiglia di percorrere la strada sul lato sinistro idrografico dei laghi (N.B: nella seconda parte della strada, galleria superabile dall'esterno).