Alla conquista del Monte Scale, 2.521 metri

Alla conquista del Monte Scale, 2.521 metri

Difficoltà: moderatamente impegnativo (solo a piedi)
Tempo totale: 2.30 -3.00 ore
Dislivello di salita: 500 metri
Sviluppo: 7 km
 
Dallo Chalet Villa Valania si arriva in breve alle Torri di Fraéle. Da qui una vecchia mulattiera militare, con alcuni tornanti, porta al limite superiore di un denso bosco di mughi. La stradicciola volge ora verso Sud ed attraversa canaloni e punti piuttosto delicati nei quali è completamente franata (prestare attenzione!), e arriva sul versante meridionale della montagna, aprendo improvvisamente lo sguardo a scorci panoramici difficilmente eguagliabili sul bormiese.
 
Seguendo la mulattiera, in più punti quasi cancellata dal tempo, alcuni tornanti portano alla sella posta tra le due cime del M. Scale ove, quasi inaspettatamente, si entra nel forte, si sbuca su di un ripiano dominante la Val Fraéle e, in breve, si giunge in vetta e alla croce. Per la discesa: dal ripiano sopracitato si può prendere un sentiero in direzione Nord, verso il Lago delle Scale. Presto si giunge ad un punto con canalini e roccette per il quale, se pur non difficile, bisogna prestare molta attenzione. Il sentiero prosegue sempre evidente, supera un valloncello e rientra nel bosco di mughi, oltrepassando altre fortificazioni, per raggiungere il Lago delle Scale, o di Fraéle. Per ritornare allo Chalet Villa Valania si consiglia di seguire la sponda del laghetto opposta a quelle della polverosa strada.

La Fortezza del Monte Scala tra Arte e Cultura  
 
Il Monte Scale, raggiungibile solamente a piedi, pur essendo una montagna relativamente bassa di quota (è infatti di soli 2.521 metri sul livello del mare) ha sempre rivestito un certo fascino per l'escursionista, perché è la cima montuosa che domina l'ampia conca di Bormio. Nei tempi passati ha avuto una grande importanza strategica non solo per il nodale punto delle Torri e delle Scale di Fraéle (il nome del monte, com'è intuibile, deriva proprio da qui ed una volta era anche chiamato Cima Scalotta) ma anche perché durante la Guerra del 1915-18 sulla sua cima trovò sede una base militare costruita nel 1911-1912, con tanto di Forte e di cannoni che puntavano sullo Stelvio e che appoggiavano ed integravano le azioni offensive del Forte Venini di Oga, contemporaneo come età.
 
I tiri si alternavano a quelli del Forte di Oga. Nel luglio e nell'agosto del 1918 l'offensiva austriaca si fece più decisa, i cannoni imperiali sullo Scorluzzo e sulla Dreisprachenspitze, armamento rafforzato come numero dei cannoni che erano al vecchio Forte del 1859 di Gomagoi, bombardavano incessanti e l'Autorità Comunale di Bormio aveva già pronto un manifesto nel quale si invitava la popolazione ad evacuare il paese: "... si invita la popolazione ad andare ad abitare altrove. Per l'indennità ai bisognosi provvederà l'Autorità Militare". Ma la valle rimbombò dei colpi di Oga e di quelli del Monte Scale, che respinsero con vigore il violento attacco. "A Bormio tremavano i vetri delle finestre!", viene tramandato nei ricordi orali. Va ancora ricordato che nell'agosto del 1915 il Forte del Monte Scale fu visitato, assieme alle altre postazioni difensive della zona, nientemeno che dal Re Vittorio Emanuele III in persona.
 
Lo Chalet Villa Valania, tra le Torri ed il bel laghetto di Fraéle, è stato costruito sui ruderi di una casermetta progettata in occasione della I Guerra Mondiale dall'Ing. Genio Militare Valania. A sua volta, per costruire questa casermetta, furono utilizzate molte pietre ricavate dai resti della vicina Chiesetta di S. Antonio (ora scomparsa e per costruire la quale, nel 1850, furono usate pietre diroccate della più bassa delle Torri di Fraéle). Villa Valania era stata adibita a comando della seconda Zona Difensiva, mentre la sede centrale era posta ai Bagni Nuovi. Sulla vetta minore del Monte Scale (m. 2.495) è sita una grande croce, rimessa a nuovo nel 1986, che ricorda tutti coloro che sono caduti durante i lavori di costruzione degli impianti idroelettrici della Valle di Fraéle. A fianco della croce è sita una bronzea statua raffigurante un soldato, che in origine era posta sul monumento ai Caduti a Bormio.